Tracce di una Roma periferica – la mostra

Invito mostra "Tracce di una Roma Periferica"

Due fotografi, un’archeologa, una storica dell’arte, 13 ragazze e ragazzi in giro per Roma.

Questo è in sintesi quello che racconta la mostra fotografica “Tracce di una Roma periferica” ospitata nelle sale dell’Istituto Nazionale per la Grafica dal 18 al 29 giugno 2014.

Luciano, Sara, Michael, Simona, Enrico, Azzurra, Francesco, Lorenzo, Romina, Vincenzo, Stefania, Antonello, Toni sono disabili. Sono loro gli autori delle fotografie.

Per un intero anno si sono mossi, muniti di piccole fotocamere digitali, per le vie di Centocelle, del Quarticciolo e dell’Alessandrino, in quello spicchio di città che sorge tra Casilina e Prenestina. Borgate di baracche, di prati, di marrane e di lotta partigiana, fino al secondo dopoguerra. Poi, dagli anni ’50, quartieri di edilizia popolare diventati, in anni recenti, cerniera tra il centro della città e una periferia che si espande a vista d’occhio.

Una visione di una Roma forse “minore”, perché dedicata a resti archeologici che, seppur importanti, non reggono, almeno quanto a notorietà, il confronto con le antichità del centro storico: la monumentale Porta Maggiore, la Villa dei Gordiani, l’imponente acquedotto Alessandrino, il Torrione, il Mausoleo di Sant’Elena, la Tor Tre Teste. Tutti nel territorio del V Municipio.

Questa parte di città, dove si intrecciano reperti antichi e abitazioni, è stata raccontata con sguardo attento alla Storia e al tempo stesso aperto a cogliere tanti differenti particolari.

Accompagnati da una psicologa che ha seguito gli utenti in tutte le fasi, il gruppo ha condiviso con semplicità tutti i momenti che hanno caratterizzato l’esperienza: dalle riunioni illustrative dei percorsi archeologici/urbanistici, alle uscite fotografiche, agli incontri per selezionare le immagini più significative. Tutto ciò grazie anche all’insostituibile aiuto degli operatori volontari.

Ne è scaturito un racconto vivo, senza filtri, che ha restituito nella sua immediatezza l’esperienza positiva di tante giornate.

I luoghi sono stati raccontati e interpretati con una visione personale quasi a svelare, dietro ogni fotografia, una storia.

Percorrendo strade e piazze alla ricerca di un’inquadratura, di uno scatto significativo, i ragazzi e le ragazze hanno chiacchierato con gli abitanti, i negozianti, i passanti. Hanno avuto modo di spiegare cosa stavano facendo. Si sono presentati come fotografi, come “reporter”, che stavano portando avanti un progetto.

Le persone che hanno incontrato hanno dato loro attenzione, ascolto, quasi un  riconoscimento sociale per il lavoro che stavano conducendo nel quartiere, facendoli sentire non soltanto protagonisti, ma parte attiva della comunità nella quale vivono.

Un modo particolare, dunque, di conoscere una periferia romana, perché a volte, per conoscere meglio ciò che vediamo tutti i giorni, e che rischia di scomparire alla nostra attenzione, abbiamo bisogno di osservare attraverso lo sguardo di altri.

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About Molo7

Molo7 Photo Agency ha sede a Roma e realizza lavori ad ampio raggio, dall’editoria al commerciale, in Italia e all’estero.

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