Perché Roma scende all’88 posto per la qualità della vita in Italia?

Ogni giorno la caduta libera di Roma è evidente ai suoi abitanti. Ora a fotografare la situazione arriva una ricerca dell’Università La Sapienza per ItaliaOggi che certifica come la qualità della vita nella capitale sia peggiorata in un solo anno.

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Roma. Una famiglia ritratta nella propria abitazione nel quartiere di Cinecittà. Secondo l’Istat, l’agenzia nazionale di statistica, 8 milioni di italiani su una popolazione di 60 milioni, fanno fatica a sbarcare il lunario. Anna vive con il compagno e quattro figli. A causa del suo lavoro precario è preoccupata per tutte le spese che deve affrontare.

Secondo la classifica stilata annualmente, la città eterna (ma possiamo ancora  chiamarla così?) è passata dal sessantanovesimo posto del 2015 all’ottantottesimo di quest’anno, posizionandosi su livelli di qualità della vita gravemente insufficienti. Per quanto riguarda la criminalità è al centoseiesimo posto tra le città sicure (era al 102 nel 2015). Scende al cinquantottesimo posto, dal 42 del 2015, per quanto riguarda i parametri di disagio sociale. Scende di sette posti anche per quanto riguarda i servizi scolastici. Passa dall’ottavo al decimo posto nella classifica del sistema salute e dal 94(del 2015) al 103 del 2016 per il tenore di vita. Dati preoccupanti insomma.

Noi come fotogiornalisti abbiamo raccolto una serie di storie legate al disagio sociale nelle periferie della capitale. Vogliamo raccontarvele perché pur nella loro unicità sono rappresentative di quanto avviene oggi. Queste foto hanno lo scopo di andare oltre le statistiche  e i numeri mostrando i volti dei gruppi sociali più vulnerabili, quelli più colpiti da anni di cattiva amministrazione e dalla disattenzione del governo centrale.

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I senza fissa dimora a Roma sono circa ottomila. Ma le strutture che se ne occupano sono evidentemente insufficienti. Non ci sono abbastanza posti letto, nemmeno nei periodi di emergenza freddo. Non esiste un protocollo sanitario adeguato, e spesso i pronto soccorso si trovano a gestire delle situazioni limite in cui è difficile distinguere la ricerca di un posto dove passare la notte dalla reale emergenza medica.

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Luca siede con lo sguardo un po’ perso alla tavola di un McDonald. I frequenti tagli al sociale hanno negato negli anni una adeguata assistenza a numerose persone con una disabilità come questo ragazzo. Questa politica provoca inevitabilmente disagio a livello personale e per le loro famiglie.

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Una manifestazione a Cinecittà contro gli sfratti e a favore del diritto all’abitare.

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Bella è una rifugiata politica somala e vive in condizioni di evidente disagio nel quartiere di Cinecittà. Secondo il Consiglio d’Europa la politica dell’accoglienza italiani verso i migranti africani è molto deficitaria, relegando questi ultimi ai margini della società ed esponendoli al razzismo.

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Alessandra gioca con suo figlio, il piccolo Yussif. Alessandra ha perso il lavoro ed è tornata a vivere con la sua famiglia d’origine. Era impossibile per lei affittare una casa senza uno stipendio.

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Loredana e Armando vivono sotto sfratto, nel quartiere di Cinecittà. Per problemi sia fisici che mentali non possono più lavorare. Il Comune di Roma non offre né un’assistenza sociale adeguata alle persone che vivono in questo tipo di situazione né attua progetti di edilizia pubblica.

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Claudio ha vissuto in Italia per 8 anni. Ha lavorato per il BioParco a Roma, ma è stato licenziato dopo un grave incidente sul lavoro. Ora ha citato in giudizio il suo ex datore di lavoro e nel frattempo cerca una nuova occupazione.

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Brigida a 47 anni ha perso il lavoro. A causa del marito violento ha lasciato casa ed è ritornata dai suoi genitori portandosi dietro i suoi tre figli.

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About Molo7

Molo7 Photo Agency ha sede a Roma e realizza lavori ad ampio raggio, dall’editoria al commerciale, in Italia e all’estero.

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