A proposito di Paralimpiadi

La gara di Federico Morlacchi alle Paralimpiadi di Rio è finita da poco e l’adrenalina che ci ha dato ci spinge a scrivere queste poche righe.

Le Paralimpiadi di Rio 2016

La tenacia del giovane atleta di Luino nei 400m stile libero, lo sforzo a ogni bracciata, il tentativo finale di riprendere il campione australiano Brendan Hall, e poi la medaglia d’argento, la dedica alla nonna che lo guarda da casa ma ha un problema al cuore e lui si augura le abbia retto, ci ricordano che lo sport è emozione, prima ancora che tempi record o perfezione stilistica.

A lui e a tutti gli atleti impegnati in questi giorni in Brasile dedichiamo queste immagini: si tratta dei giovani nuotatori del Santa Lucia, una squadra di nuoto paralimpico ai vertici del panorama nazionale italiano. Anni fa abbiamo avuto la fortuna di conoscerli presso la Fondazione Santa Lucia e raccontarne gli allenamenti quotidiani in vasca. Restammo impressionati dalla dedizione e determinazione di questi ragazzi e ragazze.

Per dirla alla Alex Zanardi, “sono atleti veri quelli in gara”.

Le Paralimpiadi di Rio 2016
Infine, per chi non sapesse nulla di sport paralimpici, sapevate che? L’attaccamento alla vita e la ricerca di risultati importanti comportano sacrifici quotidiani. Gli atleti paralimpici si allenano tantissimo: i nuotatori del santa Lucia, per esempio, cinque volte a settimana con sedute giornaliere di due ore ciascuna. Alcuni atleti sono nati con un’invalidità, altri sono divenuti disabili a seguito di incidenti. Lento e faticoso è il percorso di adattamento quotidiano del corpo alla disciplina del nuoto. Rigenerativa è l’attività agonistica quando passa attraverso passione e sforzo di ogni giorno.

Le Paralimpiadi di Rio 2016

Visita il sito del Comitato Italiano Paralimpico.

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